A cosa serve lo zinco?

Sebbene lo zinco rappresenti un minerale importante per la salute dell’organismo, questo è necessario solo in piccole quantità. Alimenti ricchi di questo elemento sono: carne bovina, pollame, pesce, frutti di mare, noci e prodotti lattiero-caseari. Supplementi di esso possono essere ottenuti attraverso integratori specifici e multivitaminici. Nel caso in cui la sola dieta non sia in grado di soddisfare l’apporto minimo richiesto, è possibile ricorrere al consumo di integratori ricchi di questo minerale. Il corpo non memorizza lo zinco all’interno di esso, pertanto l’assunzione di adeguati livelli di zinco, su base giornaliera, è necessaria per riuscire a mantenere l’equilibrio del corpo.

Proprietà dello zinco

Una presenza adeguata di zinco nel corpo permette di mantenere una buona condizione di salute ed inoltre permette di usufruire di un gran numero di vantaggi. Supplementi di zinco vengono spesso usati per il trattamento del raffreddore e dei sintomi del mal di gola. Grazie alle sue capacità, spesso lo zinco è d’altra parte un elemento aggiunto in sciroppi e farmaci che mirano alla riduzione dei sintomi del raffreddore. Desiderando seguire un trattamento diverso, è possibile optare in queste situazioni per un approccio differente che include il consumo di integratori a base di zinco. Ulteriori benefici che possono essere tratti riguardano il sistema immunitario. I supplementi di zinco possono essere sfruttati non solo per la riduzione dei sintomi del raffreddore, ma anche per i trattamenti di infezioni e virus. L’azione svolta dallo zinco è nello specifico quella di rafforzare le cellule che si occupano della distruzione dei batteri. Il trattamento delle ferite, tra cui le ulcere gastriche, può essere facilitato con l’assunzione di supplementi di zinco. La guarigione, grazie all’assunzione di questi composti, risulta molto più veloce, sino a tre volte più rapida rispetto i casi in cui il paziente non assume delle integrazioni di zinco. Il minerale è essenziale per altre ragioni: è necessario per un corretto funzionamento di tutte le cellule del corpo. Gli integratori di zinco sono in altre parole utili al fine di promuovere la salute ed il benessere dell’organismo in generale.

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Integratori di zinco per la crescita

Pazienti che presentano problemi di ritardo per la crescita e lo sviluppo possono beneficiare delle proprietà dello zinco. Secondo alcuni studi, effetti particolari dello zinco sui bambini riguardano i casi di soggetti con anemia falciforme. Inseguito alle analisi ed agli studi svolti è stato dimostrato che i bambini affetti da anemia falciforme, mostrano uno sviluppo ed una crescita maggiore rispetto i bambini che si trovano nella stessa condizione di salute, ma che non assumono integratori di questo minerale. Il legame tra questa forma di anemia e lo zinco è accentuata maggiormente dal fatto che sono stati rilevati molti casi di pazienti in cui la condizione di anemia falciforme è accompagnata, per appunto, da una carenza dei livelli di zinco.

Carenze di zinco

I bambini richiedono un consumo di zinco minore rispetto gli adulti, ma carenze o in maniera opposta, eccessi di questo minerale possono avere effetti potenzialmente gravi su soggetti di qualunque età. Lo zinco è necessario per il normale svolgimento del metabolismo cellulare ed è per alto interessato nell’attività di decine di enzimi. In particolare nei bambini, lo zinco rappresenta un importante fattore che contribuisce alla crescita ed allo sviluppo. Allo stesso tempo i bambini sono soggetti molto sensibili alle carenze di questo minerale e spesso ciò è causa di una dieta poco adeguata alla loro crescita. Livelli troppo bassi di zinco non permettono uno sviluppo ed una crescita ottimale nei bambini che subiscono in definitiva un rallentamento di questi processi. Le stesse lacune del minerale possono causare ritardi nella maturazione sessuale e possono per altro essere causa di effetti collaterali che includono: eruzioni cutanee, diarrea e problemi comportamentali.

Assunzione e dosaggio dello zinco 

Un corretto e sicuro dosaggio per l’apporto di zinco è variabile a seconda di diversi fattori tra cui l’età, il sesso e lo stato riproduttivo. La dose deve in primo luogo essere stabilita a seconda dell’età del soggetto. Dalla nascita e sino all’età di 6 mesi, la dose giornaliera raccomandata di zinco è pari a 2 mg al giorno. Successivamente ai primi 6 mesi di vita e sino al compimento dei 3 anni di età, è necessario fornire un apporto del minerale pari a 3 mg al giorno. Dai 4 agli 8 anni di età, la dose giornaliera raccomandata è ancora superiore e corrisponde a 5 mg, mentre tra i 9 ed i 13 anni è pari a 8 mg. Le dosi raccomandate sono differenti per maschi e femmine, al raggiungimento dell’età adolescenziale. Le ragazze di età compresa tra i 14 ed i 18 anni devono assumere 9 mg di zinco, mentre i ragazzi che hanno stessa età devono assumerne sino a 12 mg. Donne in stato di gravidanza così come quelle in età fertile devono provvedere ad un consumo giornaliero di zinco pari a 11 mg. Si presentano molte circostanze in cui l’organismo non dispone di tutto l’apporto di zinco necessario, pertanto tali situazioni richiedono l’apporto di un supplemento del minerale attraverso l’assunzione di specifici integratori.

Possibili Effetti collaterali dello zinco

Assunzioni eccessive di zinco possono essere causa di una carenza di altre sostanze tra le quali il rame. Questa è una delle conseguenze che si presentano a causa di un’assunzione eccessiva del minerale. Oltre che questa prima reazione, esistono altre buone ragioni che spingono verso un consumo corretto ed entro i limiti raccomandati, di zinco. Un sovradosaggio di esso può scatenare una serie di effetti collaterali che includono nausea, vomito, diarrea e mal di testa. Problemi più gravi portano ad un indebolimento del sistema immunitario, nonché una riduzione dei livelli di colesterolo ad alta densità, noto come colesterolo buono. Il consumo di zinco può diventare tossico nel caso in cui vengano somministrate elevate dosi di esso, sia sotto forma di alimenti che di supplementi. La tossicità di questo elemento porta alla comparsa di una serie di effetti collaterali che includono: perdita di appetito, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, crampi, affaticamento e mal di testa. Assumendo ogni giorno dosi di zinco che variano da un minimo di 150 mg sino ad un massimo di 450 mg, si iniziano ad osservare le prime anomalie. Quantità eccessive del minerale sono collegate a cambiamenti nella funzione del ferro, nonché ad altre funzioni che interessano il sistema immunitario. Casi di tossicità cronica possono altresì verificarsi a causa di un consumo regolare di alti dosaggi per un lungo periodo di tempo. Assunzioni di circa 60 mg al giorno per un periodo massimo di sei settimane scatenano un effetto opposto all’aumento di minerali nell’organismo; si verificano, per esempio, anomalie nell’assorbimento di rame. Il consumo di zinco accanto a quello di particolari farmaci può generare reazioni avverse. Una delle conseguenze causate da tale reazione è quella di riduzione dell’assorbimento e dell’efficacia di alcune tipologie di farmaco come antibiotici, farmaci anti infiammatori non steroidei tra cui l’ibuprofene e la penicillamina, che sono farmaci impiegati, in genere, per il trattamento dell’artrite reumatoide.

Non assumete zinco senza il consiglio del medico