paleo dieta

La paleo dieta

Nei passati due milioni e mezzo di anni la specie umana si è evoluta cibandosi grazie ad un a determinata disponibilità di cibi che hanno creato le basi per l'evoluzione del nostro partrimonio genetico. La dieta che ci ha caratterizzato fino a poche miglia di anni fa era principalmente basata su frutta fresca, verdura, bacche, noci, carne e pesce.

Con l'avvento dell'agricoltura e del cambiamento delle popolazioni da nomadi a stanziali, avvenuto a partire dagli ultimi 10000 anni l'uomo sapiens ha iniziato ad alimentarsi con i prodotti dell'agricoltura quali i cereali, il latte, i derivati del latte ed i legumi. Alimenti che hanno fortemente  impattato in modo violento sulla fisiologia della specie introducendo nuove malattie quali il diabete, la carie, la celiachia ed altri problemi correlati che trovano ogni giorno la sempre più ampia diffusione.

Ovviamente è possibile creare le basi per un adattamento in un tempo variabile di almeno 20.000/30.000 anni tuttavia l'introduzione di questi alimenti è avvenuta in tempi troppo recenti e per tanto il danno epidemiologico è diventato un allarme sociale.

Secondo gli studi del Prof. Loren Cordain  autore della Paleo Diet “il nostro patrimonio genetico è ancora in gran parte ottimizzato per rispondere in modo efficiente alla dieta paleolitica e dovremmo per questo motivo eliminare tutti i prodotti dell’ agricoltura per rendere il nostro corpo forte, muscoloso, efficiente e in salute”.  Prof. Loren Cordain, docente al dipartimento di salute e scienze motorie della Colorado State University .

Il Paleolitico

L'era paleolitica si è succeduta a partire da 1,5 milioni di anni fa ed è terminata nell'8000 a.c. Questa era si è caratterizzata dal fatto che la popolazione che si nutriva principalmente di caccia e di raccolta di ciò che la natura offriva. Gli uomini del paleolitico traevano nutrimento dalla carne animale (fino al 65% delle calorie) mangiavano selvaggina, poche uova ed era esclusa dalla loro dieta il latte ed i suoi derivati. Trà gli alimenti che hanno caratterizzato la dieta del paleolitico ci sono la frutta fresca, le foglie di alcune specie vegetali, fiori, bulbi e radici che in buona parte apportavano fitocomplessi ricchi di principi attivi con azione protettrice sulle salute.

Queste popolazioni non assumevano mai sale (cloruro di sodio) e la dieta era molto ricca di sali di calcio e di potassio. Non mangiavano frutta fermentata ne tantomeno prodotti legati alla fermentazione batterica degli zuccheri. Tutte le malattie legati al consumo di alcool, quali  cirrosi epatica, alcolismo sono dovuti al fatto tutti dal fatto che il nostro organismo non si assolutamente evoluto con queste bevanda e quando si ingeriscono impazzisce. La quota di carboidrati utilizzata nel paleolitico varia tra il 20% e il 40%  tutti a basso indice glicemico e tra l’ altro assunti per milioni di anni, ottimizzandosi perfettamente con i nostri geni.

La dieta attuale occidentale (americana ed europea) aporta oltre il 50% della calaorie a partire dagli zuccheri e dai carboidrati, ma molti di questi sono farinacei ad indice glicemico e in più essendo cereali il nostro genoma li “conosce” da meno di 10.000 anni, un tempo insufficiente per renderli affini al nostro DNA. (Tratto da “Paleo Diet – Loren Cordain” – Rhodale press)

Studi sulla Palo Diet

Per comprovare l'efficacia salutistica del modello alimentare dei cacciatori-raccoglitori del Paleolitico i ricercatori sono andati a misurare la percentuale di grasso corporeo nei pochi gruppi di cacciatori-raccoglitori che esistono ancora sul nostro pianeta, come gli aborigeni, i !Kung, gli Eschimesi ed i Pigmei. Queste tribù hanno il grasso corporeo mediamente molto basso, (da gara di bodybuilding), mentre la la percentuale degli occidentali (Westerners) è mediamente il doppio.

Ma non è finita qui, perche l’ alimentazione paleolitica di queste popolazioni sembrano avere effetti anche sulla salute. I livelli di colesterolo in alcune popolazione odierne di cacciatori-raccoglitori, in cui si nota che i valori variano da un minimo di 106 dei pigmei ad un massimo di 142 dei brasiliani Yanomamo.

Anche i valori di pressione sanguigna sono assolutamente molto più bassi della media occidentale. Gli Indios brasiliani Yanamamo hanno conosciuto il sale solo negli anni 70 ed erano completamente esenti dall’ipertensione: la loro pressione media era di 64/102. Per comprendere meglio ricordo che I valori di pressione sanguigna considerati normali sono 90/120 e che negli Stati Uniti il 65% delle persone ha una pressione di 90/140 o più alta, specialmente tra i 65 e 74 anni. Complessivamente il 31% della popolazione italiana è iperteso e il 17% è border-line, cioè al limite.

I 7 principi della Paleo Diet

In particolare il Prof. Loren Cordain consiglia di seguire questi principi:

1)Assumete una buona quantità di proteine animali; 2)Mangiate meno carboidrati di quelli di solito consigliati dalle diete popolari ma assumere frutta e verdura, senza tuberi amidacei, cereali e zuccheri raffinati; 3)Assumere fibra; 4)Assumere una moderata quantità di grasso, sopratutto omega 3 e omega 6 in quantità uguali. 5)Assumere cibi ricchi di potassio e poveri di sodio; 6)Seguite una dieta ad alto contenuto alcalino, cioè ricca di minerali come calcio, potassio, magnesio; 7)Preferiti i cibi ricchi di fitochimici, di vitamine, di sali minerali e di antiossidanti (broccoli, pomodori, zucchine etc.);

Secondo la nutrigenomica , scienza che studia l'impatto genetico sul processo evolutivo, il legame geni-cibo, nel corso di milioni di anni, permette al cibo di comunicare con i nostri geni. Cioè quello che mangiamo influenza direttamente i processi metabolici, perché i messaggi del cibo controllano tutte le molecole che informano l’ organismo se bruciare calorie, oppure immagazzinarle.

Quello della Paleo Diet è Un programma alimentare “accordato” al nostro DNA permette di ritrovare il peso forma (RAPP),  rallentare il processo di invecchiamento (anti aging), abbassare il livello di colesterolo, produrre molecole che riducono l’appetito (CCK).