Camminare fa bene:

Camminare è la migliore medicina dell’uomo”, così diceva Ippocrate, grande osservatore della natura e dell’essere umano. L’uomo era uomo come lo è più o meno oggi nella società tecnologica e infatti ancora oggi camminare è il trucco per vivere sani e il più a lungo possibile.

Camminare la salvezza? Di questo non poteva essere certo nemmeno il padre della medicina, sicuramente vale come prevenzione a moltissime malattie. Ergo camminare è l’antidoto, più semplice, economico e alla portata di tutti.

Ippocrate parlava dell’uomo, ma non del sistema o della società in cui l’uomo viveva. L’individuo greco ai suoi tempi era figlio di un vivere secondo natura e anche nei momenti di maggiore corruzione dei costumi, la dissoluzione non portava alla sedentarietà come ai giorni nostri.

Nel 2000 la percentuale degli uomini adulti che passano la maggior parte del giorno seduti era 36.8%, nel 2005 del 39.9%. I sedentari aumentano e con loro le malattie cardiovascolari, il diabete, la depressione e l’ansia. Camminiamo e salviamoci. Questo slogan dovrebbe essere l’imperativo della nostra era, più o meno insomma come nei tempi andati.

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Andiamo al dettaglio, il decalogo del camminatore:

  1. Camminare previene due tipologie di diabete. Bastano 150 minuti a settimana per perdere il 7% del proprio peso corporeo e ridurre così il rischio di ammalarsi di diabete del 58%.
  2. Camminare rafforza il cuore negli uomini. Uno studio ha dimostrato che per gli uomini la mortalità di chi ha camminato per tre chilometri in media al giorno è la metà di chi ha camminato per solo un chilometro e mezzo.
  3. Camminare al femminile. Uno studio su 72000 infermiere ha dimostrato che camminare 3 o più ore alla settimana riduce il rischio di avere attacchi di cuore o problemi coronarici del 35% rispetto alle donne che non camminano.
  4. Camminare per il cervello. Hanno scoperto che le donne che hanno camminato un’ora e mezza al giorno a settimana mantengono maggiore elasticità cerebrale e le funzioni cognitive più allenate rispetto a donne che hanno camminato per solo 40 minuti a settimana.
  5. Camminare fa bene alle ossa. La ricerca ha dimostrato che le donne dopo la menopausa che hanno camminato circa 1,5 e mezzo al dì, hanno ossa più robuste e resistenti.
  6. Camminare allontana la depressione. Basta mezz’ora al dì per minimo 3 giorni a settimana per 12 settimane per ridurre i sintomi della depressione del 47%. Dimostrazione ottenuta grazie ad un questionario
  7. Camminare diminuisce il rischio di cancro al seno e al colon. Donne che hanno camminato dai 75 ai 150 minuti alla settimana diminuiscono il rischio di contrarre il cancro al seno del 18% rispetto a donne sedentarie. Il movimento previene il cancro al colon e in caso di malattia conclamata ne rallenta lo sviluppo e migliora la qualità della vita.
  8. Camminare migliora la tonicità del corpo. Tre volte a settimana per mezz’ora migliora significativamente la capacità cardiovascolare.
  9. Camminare anche poco ma camminare. Uno studio su 1000 donne con abitudini sedentarie ha dimostrato che tre corte camminate di 10 minuti al giorno fanno bruciare tanto grasso quanto una corsa unica di mezz’ora.
  10. Camminare migliora la mobilità. Migliora le prestazioni fisiche e previene la disabilità nelle persone anziane.
  11. Potrei continuare all’infinito, ma ora devo scappare a fare la mia camminata quotidiana, sapete però che camminare può salvare la vita.